Nel piano superiore del palazzo della Delegazione comunale sorge il museo di Renazzo, intitolato a Sandro Parmeggiani, che nel passato visse nel nostro paese per alcuni anni. Sandro Parmeggiani (1910-2003) è nato a Milano da una famiglia centese. A Cento sono legati i ricordi della sua fanciullezza e le estati trascorse nella casa Pannini presso gli zii materni, come anche il ritorno durante la guerra, quando trovò rifugio nella campagna renazzesi. La sua formazione artistica è avvenuta nello studio del milanese Domenico Baranelli, presso cui iniziò la ricerca espressiva e lo studio del colore che caratterizzarono la sua opera. Contrario all’adozione di una tecnica pittorica e a una tematica sempre uguali si è continuamente evoluto, in base alle esperienze europee filtrate attraverso il proprio rapporto con gli altri e i cambiamenti del suo animo. La guerra, con i suoi drammatici avvenimenti, produsse profondi cambiamenti si nella vita che nell’opera di Sandro Parmeggiani. Si trasferì con la famiglia a Renazzo, abbandonò i paesaggi lombardi e lagunari, compose nature morte e paesaggi agresti. Torre Spada (1942), Natura morta sul Reno (1943). Quando però divenne rischioso allontanarsi da casa il suo interesse si spostò sulle piccole cose, sulla quotidianità e quando l’occupazione tedesca rese difficile reperire i materiali, Sandro Parmeggiani dovette dedicarsi al disegno che rispecchiava gli stati d’animo del momento e non poteva che essere drammatico. Alcune sue opere le potete trovare esposte anche alla Galleria “A.Bonzagni” di Cento.
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