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Per quanto riguarda la storia di Renazzo bisogna orientarsi su alcune vecchie stampe che determinano l’origine della chiesa di Renazzo nel secolo XV e non prima.

Infatti nei secoli successivi al Mille, non esistono insediamenti stabili a causa delle cattive condizioni del territorio, questo determinato dal fatto che la nostra zona risiedeva in quello che allora era un letto quasi comune dei fiumi Reno e Panaro. Il primo in particolare, esente da opere strutturali al corso naturale, di allargava in enormi acquitrini, paludi o veri e propri laghi.

Solo nel 1489 fu sistemato mediante argini, fra Cento e la Pieve, di modo che il territorio fu interessato in modo molto più marginale ai capricci del fiume, questo favorì l’insediamento di abitazioni che poterono coltivarne il terreno. La creazione della parrocchia di Renazzo risale nel 1489, aggregata alla Pieve.

Nel 1676 gli abitanti erano diventati particolarmente numerosi: 2638, tendenza sempre ad aumentare fino ad oggi, grazie anche alla presenza dei capi divisibili di quella che oggi viene chiamata Partecipanza.

Il 30 giugno 1796 arrivarono i primi francesi a Cento, le profonde trasformazioni che coinvolsero la vita civile, politica e religiosa dettata dalla Francia rivoluzionaria interessò solo marginalmente Renazzo.

Finito il potere politico del Papa nel 1859, l’11 e 12 marzo 1860 si svolsero le votazioni a favore dell’annessione: su 1517 iscritti e 945 votanti tutti votarono per l’unione al regno di Sardegna.

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