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Allarme olio d’oliva, trovate sostanze nocive: questi due marchi italiani sono i più pericolosi

Allarme olio d’oliva, ecco dove sono state trovate sostanze nocive: fate attenzione, tutti i dettagli e le curiosità

Uno dei prodotti che in Italia fa la differenza in termini di gusto, di sapore ma anche di storia e tradizioni antichissime è proprio l’Olio extravergine d’oliva che, tutti conosciamo come Olio EVO. Proprio per questo, infatti, esistono diversi tipi di Olio che però non hanno superato la prova “qualità”: andiamo a vedere tutti i dettagli e le curiosità che lasciano tutti senza parole e a cui devi fare particolare attenzione.

Negli anni, l’Olio è diventato un bene pregiato ormai venduto in tutto il mondo e prodotto soprattutto in Puglia, una delle regioni tra le più ricche di prodotti sani, gustosi e di qualità. Non tutti, però, sono disposti a rendersi conto che esistono sul mercato diverse qualità di prodotti che non hanno tutti lo stesso valore nutrizionale, anzi potrebbero essere ricchi di pesticidi oltre il limite previsto dalla legge.

Proprio per questo, abbiamo deciso di informarvi di alcune sostanze nocive che possono essere contenute in questo prodotti che sono presenti sul mercato: ecco tutti i dettagli e l’approfondimento direttamente nel prossimo paragrafo.

Attenzione a questo Olio EVO: potrebbe essere ricco di sostanze nocive

Sul mercato e in commercio vi sono diverse tipologie di Olio Evo e, pertanto, non tute sono e possono essere di qualità. Infatti, è stato condotto un test francese proprio dall’ente 60 Millions de consommateurs, cui è venuto fuori  analizzando 22 bottiglie di Olio Extravergine d’Oliva.

Allarme olio d’oliva, trovate sostanze nocive- renazzo.it

Nessuna di queste bottiglie analizzate, però, è risultata priva da contaminanti. ; infatti, almeno una di queste contiene  da uno a tre ftalati o plastificanti, noti per i loro effetti da interferenti endocrini, che migrano da serbatoi, tubazioni o attrezzature.

Infatti, per la precisione è contenuto proprio  il Deht (di-etilesil tereftalato), un nuovo plastificante utilizzato in sostituzione dei ftalati  classificato come tossico e reprotossico dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche.

Un altro rischio per la nostra salute è rappresentato dagli oli minerali, i famosi Mosh e Moah, idrocarburi derivati del petrolio che sono pericolosi per il fegato. Infatti, bisogna aggiungere che gli italiani Carapelli e Monini, insieme al Carrefour bio e oll’olio Eco+, superano questa soglia  ben cinque sopra il limite raccomandato.

La contaminazione, inoltre, secondo gli esperti può avvenire in diverso modo tra cui raccolta, spremitura o trasporto. Bisogna certamente dire che, secondo gli ultimi dati di NielsenIQ, tra febbraio 2024 e febbraio 2025, l’inflazione sull’olio d’oliva è stata dell’11,29%, oltre il 33% sui prodotti più economici.

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Antonella Boccasile